Dotata di precocissimo talento artistico, già a quindici
anni Anna Martinazzi entra nel novero degli allievi del pittore
francese G. Sécan.
Durante gli anni di formazione universitaria (cui seguirà una
laurea in Lingue ) continua a coltivare la passione per la pittura
frequentando lo studio del Maestro e affinando la sua tecnica. Sul
finire degli anni '60 inizia ad esporre a Parigi suscitando
l'ammirazione e l'incoraggiamento di critici affermati.
Negli anni a seguire altre esposizioni a Parigi, Beirut, Varese,
Amsterdam, Monaco di Baviera, Milano, Ferrara ecc. presenteranno una
notevole varietà di soggetti e di generi (figurativo,
astratto, ritratti, sculture), improntata a |
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uno stile personalissimo in grado di
destare l'attenzione e la curiosità di mercanti e
collezionisti anche stranieri.
Fra i critici che hanno scritto di lei figurano Maximilian
Gauthier, Claude Roger-Marx, Raymond Charmet, André Parinaud,
Bernard Gauthron, Michel Tapié, Carlo Munari, Mario
Portalupi, Maria Brandi, Renato Tedeschi, Giuseppe Marchiori.
Dipingendo più per passione che per interesse
mercantilistico, similmente al suo Maestro Anna Martinazzi ha scelto
di tenersi ai margini del cosiddetto " mercato dell'arte "
per privilegiare un rapporto diretto con i collezionisti evitando
qualunque compromesso volto a limitare la sua libertà di
esecuzione o a introdurre ambigue speculazioni sul suo lavoro.
Alcuni suoi dipinti sono presenti anche in
www.saatchiart.com/amarty
e in
www.ncionline.com/wall-murals.php.
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